19/10/2008 -Relitto Banffshire

Banffshire

Cenni Storici

Il Banffshire, costruito nel 1894 dalla Hawthorn Leslie & Co., era un mercantile con stive frigorifero Lungo 128 metri, e largo quasi 17. Venne varato nel 1894 per la compagnia "Elderslie SS Co."; battezzato BANFFSHIRE, rimase con tale nome fino alle soglie del 1915, trasportando merci e rifornimenti nelle sue capienti stive. Nel 1910 diviene di proprietà della Scottish Shire Line e nel 1915 viene venduto alla Blue Star Line che ne cambierà il nome in Brodness. Iin occasione del I conflitto mondiale, venne armato con un cannone difensivo da 88 mm a poppa.

la sera del 31 marzo 1917 venne silurata e affondata del sottomarino UC-38.

Ora riposa in assetto di navigazione su di un fondale fangoso a circa 62 metri di profonditàa largo di Torvajanica.

REPORT DELL'IMMERSIONE DEL 19 OTTOBRE 2008

Era  da Aprile che la stavamo organizzando e una volta per un motivo, una volta per un altro, slittava sempre l’appuntamento..
Ma questa volta, nonostante tutte le avversità, la giornata fissata x l’appuntamento si è presentata con delle condizioni meteo spettacolari: Mare piatto, assenza di vento e sole!!!!
Domenica 19/10/08 ore 05.45 suona la sveglia.. mamma mia… che alzataccia (come al solito).. in pochi minuti sono in piedi, una doccia veloce ed inizio a caricare la macchina.
Squilla il telefono, è Triky, non riesce a trovare casa mia.. “allora vai di qui, gira di là, prosegui per..” e riesce a trovarmi. Carichiamo anche la sua attrezzatura sulla mia Toyota, nel frattempo Lety prepara un caffè, che sorseggiamo dopo aver chiuso il bagagliaio con due bibo, sei stage e tutta l‘attrezzatura x l’immersione di oggi.
Finalmente si parte, facciamo la litoranea e alle 07.35 siamo al porto di Nettuno, dove attendiamo che arrivino gli altri.. …che uno alla volta si uniscono a noi x l’ennesima colazione al bar heheheh..
Ora si carica tutto nella barca, dove Andrea e Michela, i titolari del Namaka Bluemotion ci aiutano a sistemare tutte le attrezzature a bordo.
Mute addosso e si salpano gli ormeggi, direzione relitto del mercantile Banffshire. Nel briefing preliminare decidiamo di suddividere il gruppo totale di 9 Subacquei in diversi “sottoteam” formati da due o tre sub ciascuno, con me ci sono Marco1966 e Triky, condivideremo insieme i 45 minuti di fondo panificati.
Il Gruppo Prima dell'immersione

Le operazioni di piazzamento del pedagno sul relitto non risultano proprio semplici, ma Andrea è determinato e ci dice: “non vi preoccupate, voi oggi farete l’immersione prevista sul Banffshire!!”. Ed infatti è così, alle 12.48 scarichiamo l’aria nel gav e si inizia la discesa, non un filo di corrente e l’acqua nei primi venti metri della discesa ha una visibilità spettacolare, che purtroppo intorbidisce un po’ man mano che si scende.. la cima del pedagno fila dritta fino al pennone che si trova nei pressi della prua, diciamo nel primo quarto della nave e da li iniziamo la nostra esplorazione dirigendoci verso l’estrema prua.
Ci vogliono un paio di minuti per inquadrare la posizione degli oggetti presenti sulla coperta, come il verricello.. individuata per bene la forma della nave, opto per vedere com’è la situazione nel punto di contatto con il fondo e oltrepassato il tientibene della murata di dritta, scendo per vedere dove la nave affonda nel fango, ma la visibilità lì è davvero pessima, sembra di essere nel latte.. risalgo di un paio di metri costeggiando la murata ed intravedo l’ancora di dritta nel suo occhio di cubia, è ricoperta di reti abbandonate.. più in là il tagliamare, dritto, imponente.. decido di riprovare a scendere per vedere e capisco dove la prua della nave si insabbia, ma nulla, non si vede un accidenti!! Alzo lo sguardo, la prua della nave è di fronte a me e si staglia maestosamente! Giro dalla parte dell’altra murata e vedo le sagome di Triky e Marco che stanno osservando l’ancora di sinistra.. risalgo alla loro quota, tanto qui non si vede molto.. iniziamo a dirigerci verso poppa “sorvolando”  il piano di coperta, ogni tanto c’è qualche spezzone di rete impigliata e l’occhio mi cade su un povero granchio che si dimena cercando di liberarsi da quella trappola di nylon, mi fermo un attimo a districarlo dalla rete e proseguo verso la parte centrale della nave.
La sede del fumaiolo è perfettamente riconoscibile, un’occhiata al suo interno e proseguiamo.. ci sono diverse aperture sulla coperta dove ci infiliamo per dare un’occhiata alle stive, ma la visibilità all’interno è piuttosto limitata.. diverso è quando entriamo nel locale caldaie.. stranamente lì dentro si vede molto meglio, si vedono benissimo le caldaie e molti degli apparati elettrici ed idraulici, c’è un quadruccio con gli interruttori e più in là un paio di rubinetti ancora si aprono e si chiudono!! ..le scalette di accesso ai vari piani della sala sono tutte incrostate di vita sottomarina e illuminate dal fascio delle nostre lampade assumono un fascino veramente particolare! ..ci sarebbe da stare un’ora solo qua dentro.. e poi ecco poggiate in terra due flange del diametro di una trentina di cm… ma il tempo è tiranno, dobbiamo uscire da quella specie di “parco dei divertimenti”: siamo di nuovo sul piano della coperta, ci sfareggiamo un paio di ok e ci dirigiamo verso il punto di partenza, dove la cima del pedagno è fissata in corrispondenza del pennone, passando di li, incontriamo gli altri, c’è Alessio Sera con la sua inseparabile telecamera che sta documentando le immagini di questo bellissimo relitto. Ora per un momento siamo noi i protagonisti del filmato e sfiliamo un alla volta davanti all’obbiettivo della telecamera..
Il timer segna il 45° minuto, è tempo di salutare il Banfi.. così con un gesto d’intesa si inizia la risalita. Noi tre siamo gli ultimi a staccare dal fondo e lo facciamo a malincuore, vorremmo stare lì ancora..  e ancora.. ma bisogna risalire.. ognuno però ha in mente delle cose che vuole tornare a vedere, degli obiettivi che sono rimasti indelebili nella mente, siamo rimasti tutti veramente affascinati..
La cima guida ci fa da riferimento visivo per la risalita verso la superficie, stacchiamo lentamente dal fondo e in perfetta aderenza al Mnemonic Deco System UTR, eseguiamo i Deep-Stops profondi e gli Switch coi deco Gas alle quote stabilite, ora siamo ai -21 ed in bocca l’erogatore con la 50/20.. mi giro con lo sguardo verso la superficie e vedo le sagome degli altri diversi metri sopra di noi, forse sono ià prossimi allo switch con l’ossigeno, penso io.. comunque fra una “chiacchierata” e l’altra con Marco e Triky passa velocemente anche il tempo Deco, non mancano le classiche risate con le geg che Triky improvvisa sott’acqua e gli scambi di opinione sui consumi e sulla bellezza del relitto scrivendo sui Wet notes.. scorgo anche un banco di tonnetti che ci passa non molto distate, forse sono incuriositi dalle nostre bolle, o forse semplicemente quella era la loro rotta di passaggio..
Passa anche la deco in ossigeno a -6 percorriamo gli ultimi 6 metri che ci separano dalla superficie ad un metro al minuto e siamo fuori.
L’assistenza è ottima anche al rientro in barca, sono tutti disponibili ad aiutarci a risalire, prendendoci le stage e sostenendo il peso dei bibo mentre saliamo la scaletta.. ma alla vista dei panini e della pizza, “chissà perché” questo clima di collaborazione si tramuta in una caccia al pezzo più grosso hehehe..
Bellissima immersione, bellissima compagnia, bellissima giornata!!!

Rol_Banffshire   Marco_Banffshire   Triky_Banffshire

ROL                                                       MARCO                                                     TRIKY

I Sub che hanno preso parte all’immersione:

Rolando Di Giorgio (DGR DOLPHIN)
Marco Stefanoni (Marco1966)
Andrea Santiangeli (Triky)
Marco Cesaroni (Mako)
Alessio Sera (ASvideosub)
Maurizio Pompeo (Mauss)
Marco (er chirurgo pazzo)
Marco Della Vecchia (Maverick)
Marco (Cozzaro Nero)

IL VIDEO BY ASVIDEOSUB

Alcune Foto By Mako

Andrea & Michela

Il Gruppaccio

Barca & Bombole

Meg & Bombole