Anche il 23° EUDI SHOW è ormai storia.Come l'anno scorso la location,
deputata ad ospitare la fiera della subacquea italiana, è stata la
città di Bologna, all'interno del suo famoso polo fieristico "BolognaFiere"
(Padiglione 36).
Quali sono stati i risultati di questo appuntamento annuale con
la subacquea? innanzitutto le aziende presenti nel padiglione
espositivo: anche se ad una prima stima fatta ad occhio, per
chi, come me, ha avuto il piacere di partecipare agli "anni
d'oro" dell'EUDI, può sembrare che ormai ci sia un collasso
delle presenze nei box espositivi, in realtà quest'anno le circa
duecento aziende presenti fanno pensare in positivo.
è vero, c'è solo un padiglione di
espositori e salta all'occhio una zona perimetrale inutilizzata,
ma gli stand ci sono e neanche pochi! Effettivamente, forse,
stiamo assistendo ad un cambiamento, un'evoluzione del settore.
Anni fa, a farla da padrone all'interno delle aree espositive,
erano i grandi marchi: Mares, Cressi, Technisub, Scubapro, ecc.
quei marchi che riempivano padiglioni interi con la loro area
espositiva, colorando la fiera con i loro loghi che
campeggiavano alti davanti agli occhi del pubblico. Per qualche
anno la loro assenza ha "deluso" le aspettative del pubblico,
nonché di coloro che in un modo o nell'altro investivano
nell'EUDI. I grandi marchi sono sempre stati considerati un po'
la forza trainante della fiera. Oggi non è più così.
Probabilmente in un'epoca dove internet la fa da padrone e le
strategie di mercato sono cambiate, queste aziende hanno mutato
il loro modo di interfacciarsi col pubblico, optando per
soluzioni diverse dall'esporre in fiera. Nello stesso tempo, lo
sviluppo tecnologico e la diffusione tramite il web,
specialmente attraverso i social network, ha aperto la strada a
diverse piccole aziende, che si propongono in maniera più mirata
nei vari settori della subacquea. Sono piccole aziende, che
sviluppandosi e crescendo a fianco, a fianco con i subacquei, si
sono rese più sensibili alle esigenze e tendenze odierne. Così,
all'EUDI 2015 c'è stata occasione di acquistare un sacco per il
gav tecnico scegliendo fra ottimi prodotti ad un prezzo
concorrenziale, oppure per farsi prendere le misure per la muta
nuova, quella in trilaminato, consigliata dalle agenzie
didattiche che si stanno allineando con i principi della
subacquea "DIR Style". Lampade subacquee, scafandrature per
videocamere, reel, spool, palloni segnaletici, erogatori,
perfino adesivi per le MOD. Tutto a disposizione di un pubblico
sempre più esigente, di un pubblico che ormai, indipendentemente
dall'appartenere al settore "Tecnico" o "Ricreativo", ormai è
informato ed esigente. Un pubblico che quando acquista la frusta
per il gav o per l'erogatore, sa che non deve acquistare
semplicemente un tubo che colleghi il primo stadio con il vis o
con il secondo stadio, ma che, in base alla posizione e
l'utilizzo, nonché al componente specifico, ci sono delle misure
di frusta ben precise. Insomma un pubblico cambiato, sicuramente
più informato e bisogna dirlo, in particolar modo nella giornata
di sabato 07 Marzo 2015, ma anche la domenica, altamente
presente nel padiglione fieristico dell'EUDI.
Massimo Barnini, Rolando Di
Giorgio, Leonardo Zillo
Personalmente, ho avuto il piacere di collaborare, come ormai
tutti gli anni, nello stand UTRtek.
Quest'anno lo stand, come ormai consolidato da più edizioni di
EUDI, non è stato solo il punto di riferimento dell'agenzia
didattica "UTRtek", ma anche lo spazio espositivo per lo store
che Massimo Barnini ha ormai consolidato ed arricchito con i
migliori materiali presenti sul mercato.
Inoltre la presenza dei Rebreather ECCR e pSCR, affiancando le
configurazioni Hogarthiane esposte sia con bibombola che mono
bombola, ha sottolineato come ad oggi UTRtek sia proiettata
nella subacquea contemporanea ed evoluta a tutti gli effetti.
Lo stand UTRtek è stato il punto di ritrovo per decine e decine
di subacquei per vari motivi: aggiornamento iter didattici,
informazioni per corsi di vario tipo, curiosità specifiche sui
prodotti esposti, informazioni sui rebreather, sia a circuito
chiuso che passivi semichiusi, acquisto di materiali, confronto
con i sistemi di immersione, ecc, ecc. Insomma, come sempre allo
stand UTRtek si respirava aria di subacquea in maniera molto
intensa.
Molti gli istruttori UTRtek che si sono avvicendati nell'area
dello stand, anche per dare una mano a Massimo e Barbara quando
il pubblico si faceva intenso e c'era bisogno di spiegare
qualcosa, piuttosto che mostrare un componente dell'attrezzatura
esposta o altro.
Come sempre l'EUDI SHOW è anche un bellissima occasione per rivedere
amici e conoscenti che, provenienti da tutta Italia, si
ritrovano ogni anno presso gli stand di questo immancabile
appuntamento. Si stringono mani amiche, si scambiano sorrisi, si
conoscono persone nuove e qualche volta si instaurano anche
nuovi rapporti di lavoro o collaborazione.
L'EUDI è anche il momento nel quale si mette un po' a
confronto il lavoro svolto con quello degli altri, è il banco di
prova dove si testa la risposta del pubblico, è la situazione
dove, nella grande piazza, si verifica la validità di quanto
progettato e svolto. Contemporaneamente è anche il momento in
cui si cerca di migliorare, di affinarsi, analizzando il
mercato e la "concorrenza", prendendo
spunti, imparando qualcosa, sempre osservando ed ascoltando come
si muove il settore. con gioia debbo dire che l'EUDI è comunque
anche il momento in cui capita di provare piccole e grandi
soddisfazioni.
Le impressioni che ho avuto di questo EUDI sono state molto
particolari e di diversa natura. In parte, tutto ciò che ho
esposto nelle precedenti righe, ne è un sunto, ma ovviamente c'è
anche dell'altro, del personale, delle emozioni e dei pensieri.
Arrivederci all'anno prossimo!
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