Nel Cratere del Vulcano con gli scooter
subacquei
4° Tratta Circumnavigazione del Lago di Bracciano
NOVITA': Rispetto alle precedenti tre tratte, questa volta effettueremo la navigazione subacquea in circuito chiuso (ECCR) adoperando dei rebreather Hammerhead. questo ci darà l'opportunità di respirare un gas più caldo ed umido, riducendo così la disidratazione e la dispersione termica durante l'immersione. Questa particolarità è senz'altro di grande rilievo nelle immersioni lunghe come queste. Avremo con noi comunque una scorta di bevanda al sapore di Tè e miele da usare per reintegrare i liquidi/minerali o comunque soddisfare la sete
Report delle due giornate
SABATO 18 Settembre.
Appuntamento a Trevignano in una mattinata nuvolosa e ventosa. il tempo, già lo sapevamo, non era dei migliori e le onde del lago lo sottolineavano. montiamo l'attrezzatura e portiamo tutto a bordo lago. prima di infilarci le mute un ripasso generale del piano di immersione, i controlli ai rebreather e si inizia la vestizione. siamo pronti e con l'acqua del lago che ci arriva alla vita iniziamo i controlli preimmersione: posizioni nel team, technical control e run time-deco planning. Tenteremo di fare una puntatina profonda ed ovviamente siamo attrezzati per una Long Underwater Exploration, sono previste oltre tre ore di immersione, per cui, oltre al rebreather, le stage di bail out ci sono due scooter uno Zeuxo 42 ed un 28!! Si parte! Mettiamo la testa sott'acqua e Max ha immediatamente un problema: si rompe il mouthpiece del BOV. ..nessun problema, siamo ancora vicino alla riva, mollo gli scooter e le stage e vado in macchina a prendere il ricambio e gli attrezzi.. 5 minuti ed il problema è risolto, sostituito il mouthpiece si riparte!!! la visibilità appare subito pessima, nemeno 1/2 metro di visibilità e siamo costretti a navigare praticamente incollati l'uno all'altro. proviamo a tentare subito una puntata più profondi, forse la visibilità migliora e comunque conviene tentare subito, sia per ragioni decompressive che di morfologia del lago e rotta da seguire. Purtroppo la visibilità non migliora affatto e la pendenza in questo tratto mantenendo comunque una rotta inclinata verso Vigna Grande, è veramente esigua, la profondità aumenta pochissimo in proporzione al percorso fatto. Decidiamo di lasciar perdere la puntata profondi, ci fermiamo a neanche 30 metri e proseguiamo mantenendo la rotta. sulla batimetrica dei 25/27 metri, dopo circa trenta minuti di navigazione, la visibilità inizia ad essere accettabile, ma fa decisamente freddo! ci alziamo un pò di quota raggiungendo i 15/20 metri, qui si sta meglio ed il fondale fangoso ogni tanto si alterna alle alghe. A tratti, ogni tanto, sembrava di entrare in un "banco di nebbia", perchè la visibilità si riduceva improvvisamente quasi zero, ma poi migliorava altrettanto improvvisamente. verso metà percorso abbiamo avuto il piacere di vedere molto pesce in giro: lucci, persici, coregoni, carpe, tinche. dopo 185 minuti di immersione siamo sul punto di arrivo: "La punta intermedia" (così l'abbiamo chiamata noi) nei pressi di Vigna Grande. sul posto ci sono i ragazzi dell'assistenza, che prontamente ci aiutano a trasportare tutta l'attrezzatura fuori dall'acqua.
DOMENICA 19 Settembre: La domenica Ci svegliamo con condizioni meteo decisamente migliori! C'è un po' di sole, il lago è calmo e l'acqua nel punto d'ingresso appare piacevolmente trasparente. si rientra nel punto esatto da dove siamo usciti ieri: la punta nei pressi di vigna Grande. Per prima cosa una riunione con i componenti dell'assistenza per fissare il programma ed il piano di immersione, poi si procede col rito della preparazione di tutta l'attrezzatura. quando è tutto pronto approfittiamo del sole mattutino per fare due foto, a pelo d'acqua... Scooter clippati, Rebreather pronti con la sofno nuova di zecca e le bombole ricaricate, bail out al fianco, bussola traguardata e via: oggi tenteremo nuovamente di effettuare una ricognizione in una zona profonda durante la prima fase dell'immersione, per poi risalire lentamente e sfruttare il resto del percorso per la decompressione. Appena partiti è subito evidente che la situazione è notevolmente migliore: la visibilità è decisamente buona. mi volto verso Max e lo vedo felice, al settimo cielo!! ha un sorriso a dir poco contagioso, urla nel loop del reb e dà gas allo scooter.. è un'immagine che non riesco a dimenticare: un uomo di 50 anni felice come un bambino! La gioia di un subacqueo esperto, con migliaia di immersioni sulle spalle, che ancora adora andare in acqua!! ecco cosa ci accomuna in maniera tremenda: la gioia di immergerci! Regoliamo la velocità degli scooter ed in maniera perfettamente parallela solchiamo l'acqua del lago. Siamo perfettamente paralleli, idrodinamici e puliti, la gran quantità di attrezzatura è disposta in modo ordinato in modo da formare sul nostro corpo una figura affusolata e veloce nel mezzo liquido! Subito notiamo una forte presenza di pesce, anche di notevoli dimensioni. ci sono lucci da più di un metro e carpe che sembrano maialini! In questo tratto, puntando con la bussola verso il Molo degli Inglesi, la batimetrica scende in maniera invitante, siamo al ventesimo minuto, ed alla profondità di 30 metri l'acqua si fà più fredda ma acquista molta trasparenza, ora sulla nostra sinistra una ripida discesa marca la distesa fangosa, l'acqua si fà più limpida ed il nero intenso che caratterizza la visuale è un chiaro segno del repentino aumentare della profondità. Ci basta uno sguardo per intenderci: riporto le parole di Max: "si scende. -40, -50, -60 ... uno stop ... l'acqua trasparente e il fondo di fango grigio intervallato da grosse macchie nere, creavano un mix di immagini tetre ma belle e intriganti al tempo stesso. Passano i minuti e decidiamo di arrivare a -70 metri. Un paio di minuti in stallo, scambio di segnali e decidiamo di continuare la navigazione deviando la rotta verso destra in quanto la direzione su Bracciano ci avrebbe portato ancora più profondi." Siamo nel Cratere del Vulcano.. è questo quello che penso in quel momento, stiamo navigando verso le profondità di quello che un tempo era il cratere di un vulcano attivo! Ora questo cratere, dopo migliaia di anni è pieno d'acqua ed è il "nostro" lago, noi con i potenti scooter della Zeuxo abbiamo il privilegio di esplorarne la conformazione e perlustrare il suo interno. Navigare al buio, rasenti al fondale con quest'acqua cristallina è come volare sulla superficie della Luna! Ora, però, iniziamo lentamente a risalire a quote inferiori, il fondale si inclina verso la superficie con ripidi salti di quota, spettacolari, entusiasmanti.. Al 50° minuto siamo a quota 25 metri e la nostra risalita prosegue al ritmo dei cambi quota decompressivi, demarcati dagli opportuni aggiustamenti della pressione parziale dell'ossigeno. Un paio di volte ci fermiamo ad osservare dei bestioni immobili fra le alghe sul fondo fangoso: Lucci di notevoli dimensioni! Al momento opportuno uno stop per cambiare scooter e far "riposare" il 42. La navigazione prosegue e la meta si avvicina, mano a mano che ci avviciniamo a Bracciano aumentano i banchi di alghe, anche di notevoli dimensioni, spesso dal fondo arrivano a sfiorare la superficie! siamo quasi arrivati e vedo la soddisfazione di Max, da parte mia sono felicissimo, sto portando a termine il giro del lago di casa mia! Per me è una cosa importantissima, al di la di tutto e di tutti questa impresa significa moltissimo per me! Mentre mi faccio trainare negli ultimi metri che ci separano dalla meta, ci rifletto e tutto sommato non mi risulta che in Italia qualcun'altro abbia fatto l'intera circumnavigazione subacquea di un lago! Abbiamo fatto una cosa speciale! Sono davvero felice, sono passate circa tre ore e ci siamo, la profondità diminuisce e siamo nel corridoio di uscita, proprio accanto al Molo degli Inglesi, punto di partenza del giro nella prima tappa. Tiriamo la testa fuori dall'acqua quando ormai "si tocca" e.. sono tutti lì i ragazzi dell'assistenza, chi in acqua con le mute addosso, chi sulla spiaggia.. hanno portato le bottiglie di champagne e si festeggia........ un solo sentimento: GIOIA, gioia allo stato puro!! tre ore d'immersione e improvvisamente scompare la stanchezza fisica, ora c'è solo posto per la gioia e per la festa! Dal cuore mi viene spontaneo rivolgermi per prima a Letizia, che pazientemente mi accompagna in queste immersioni e che tutte le volte ritrovo con un sorriso che nutre la mia anima. Poi, però, il mio ringraziamento è per tutti: per il lago, che esiste e non solo è la palestra di tutti i giorni, ma ci ha permesso di fare un'esperienza unica, poi per tutti coloro che hanno contribuito a questo evento, oggi e nel corso del tempo! E poi, grazie Max, grazie di cuore, immergermi con te è sempre un piacere e ancora dopo anni, non è solo una fonte di divertimento, ma anche e soprattutto un'occasione per imparare!
Felici alla fine della giornata dopo aver concluso l'intera circumnavigazione del Lago di Bracciano! |
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