04 Marzo 2011
Le operazioni di Carontaggio attrezzatura dalla
riva di accesso con le macchine, precede l'immersione e ci da
il tempo di gustare il miglioramento meteo in atto..
  
Team in Gotta: Massimo Barnini, Rolando Di Giorgio,
Milco Bargagna, Alessandro Cherubini
Una volta pronti con le attrezzature all'ingresso
della grotta, effettuiamo il briefing preimmersione ed
iniziamo la preparazione dei rebreather e ad indossare le mute
stagne.
C'è necessità di installare una sagola dove poter fissare
scooter e stage all'interno della grotta, dove l'acqua è
ancora bassa, perché c'è una discreta corrente.
Ci siamo, all'interno della grotta abbiamo clippato le stage
di Bail-Out e dopo aver fatto i classici controlli
preimmersione prendiamo gli scooter e avanzando verso il pozzo
di ingresso ci immergiamo fino alla profondità di circa 9/10
metri, qui fissiamo la stage di ossigeno e controlliamo la
tenuta della sagola guida. Tutto è ok, diamo potenza agli
scooter ed iniziamo il percorso verso il laminatoio. La
visibilità non è ottima, ma neanche malaccio, ci sono buoni
7/8 metri di campo visivo; la corrente nei passaggi più
stretti si fa sentire, ma con gli Zeuxo riusciamo agevolmente
a contrastare il flusso ed avanzare senza problemi.
superato il laminatoio procediamo verso una "stanza" più
ampia, da dove poi la quota inizia a scendere. Ce la prendiamo
comoda, avanziamo lentamente godendoci l'interno della grotta
e in mezz'ora a circa 400/450 m dall'ingresso siamo alla
profondità max di 54 m nei pressi della sella, dove poi il
fondo inizia a risalire. Per oggi abbiamo stabilito di
fermarci qui: il bail-out che ci siamo portati appresso non
sarebbe sufficiente per proseguire oltre.
In questo tratto di grotta è stato più volte avvistato il
Proteo, quindi controllo nei dintorni e cerco di individuarne
uno.. ma non lo vedo.. comunque si inizia a tornare indietro
ed è sufficiente lasciarsi trasportare dalla corrente a
scooter spenti per percorrere a ritroso il percorso.
Ovviamente sono d'obbligo le tappe deco settando
opportunamente la pPO2 dei Reb per poter smaltire l'inerte
accumulato, ma per noi l'ambiente "grotta" è fantastico e
quindi approfittiamo delle soste obbligate per osservare,
immagazzinare momenti e ambienti di questa cavità!
Ripercorrere il laminatoio in senso inverso, trascinati dalla
corrente è quasi un bel gioco: si visualizza il passaggio, ci
si avvicina, prende la mira e ci si infila nella strettoia..
dopo 80 minuti siamo di nuovo in superficie.
  
  
 
 
06 Marzo 2011
Ancora con le emozioni dell'immersione all'Elefante Bianco
nella testa, siamo di nuovo alla Parolini per un'altro tuffo
con la speranza di incontrare il fossile vivente: il PROTEO!
Questa volta a immergerci siamo in due squadre. La Squadra 1
si fermerà prima della sella e la Squadra 2 proseguirà
fino alla sella nei pressi di dove il fondale comincia a
risalire.
SQUADRA 1: Massimo Barnini,
Spartaco del Buono, Marco Valenti
SQUADRA 2: Milco Bargagna, Rolando Di Giorgio
Come la volta scorsa installiamo
una sagola per il deposito degli scooter e delle stage
all'interno della grotta. Una volta indossate mute e
rebreather, ognuno all'interno della propria squadra,
esegue il controllo preimmersione, il bubble check ed
il deposito della stage con ossigeno sul fondo del
pozzo di ingresso.
Quando Milco ed io siamo pronti, si
parte con una velocità un pò più sostenuta della volta
scorsa.. infatti dopo poco incrociamo e superiamo la
Squadra 1 che era partita poco prima di noi.
Oltrepassiamo il laminatoio e giungiamo alla stanza
più ampia, dove incrociamo altri due sub entrati in
grotta prima del nostro arrivo; proseguiamo oltre..
siamo di nuovo nella zona dove il fondale degrada ed
al 20° minuto siamo a -54 nella parte fonda.
Proseguiamo qualche altro metro fino a risalire a
circa -40, poi iniziamo il ritorno.
Nel viaggio di ritorno optiamo per
una deco più prudente, tenendo conto che il giorno
prima abbiamo fatto un'immersione a -106, quindi ce la
prendiamo piuttosto comoda e veniamo premiati con la
comparsa di un bellissimo esemplare di Proteo!!!
..peccato non aver avuto una macchinetta
fotografica... comunque dedichiamo qualche minuto a
questo sorprendente esserino bianco/rosato che si
muove sinuosamente fra le rocce posate sul fondo. la
risalita prosegue fino all'82° minuto quando mettiamo
la testa fuori dall'acqua.

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